vista da parte di un utilizzatore
Ho voluto lasciare l’impronta del mio dito che fotografa dall’iPhone per tre buoni motivi.
Il primo: per dimostrare che è realmente casa mia.
Il secondo: credo che le tecnologie Apple stiano aprendo nuovi mondi che sono molto intenzionato ad esplorare.
Il terzo ma non ultimo come importanza: intendo fare apprezzare la bellezza intrinseca che questi oggetti, ormai veri e propri complementi di arredo, hanno.
Con questo post, intendo aggiornare, e condividere con i lettori del mio blog, quanto ho trovato in internet, a proposito di un elettrodomestico tecnologico, protagonista del vivere quotidiano in una casa innovativa:
i fuochi ad induzione, che ho avuto occasione di utilizzare, da gennaio 2011, nella mia nuova casa.
Inizio, come è giusto che sia, prima con spiegarne le caratteristiche tecniche. Fonte: Casa Innovativa: qui. Anche se il post è ormai un po’ datato (2009).
Proverò poi ad elencare, aggiornandoli, una serie di vantaggi e svantaggi.
1. Che cosa sono i fuochi ad induzione?
Esteticamente catturano per l’assenza dei classici fornelli.
I fuochi sono, di fatto, una superficie totalmente piatta, liscia, lucida, e nel mio caso, perfettamente nera.
Questo perché non funzionano a gas, ma a corrente elettrica, non hanno, pertanto, bisogno dei tradizionali fornelli, da dove far fuoriuscire il gas né, tantomeno, delle inestetiche piastre in ghisa, generalmente utilizzate per appoggiarci sopra le pentole.
Non si tratta però, attenzione, di una cucina elettrica.
Fate molta attenzione, al riguardo, non tutti i commercianti, spesso, conoscono bene tutte le differenze.
Esperienza personale, per cui fidatevi.
Il calore, infatti, viene generato da un campo elettromagnetico.
Quando si posa una pentola ad hoc, con alta percentuale di ferro nella composizione del suo acciaio (se ne trovano, di abbastanza costose, sia della Lagostina, e sia, a costi più contenuti, nella grande distribuzione in catene come Leroy Marlen, Ikea, ma anche negozi specializzati che ormai si trovano in ogni città).
Sopra alla piastra, un induttore elettrico – che è presente sotto il fuoco ad induzione, ben delimitato, in genere, da dei confini rotondi e bianchi, e che potete vedere nella prima foto del primo piano, genera un campo magnetico.
Questo campo crea, all’interno della pentola (ad hoc), delle correnti chiamate di “Focault” dal nome dell’inventore.
Queste correnti trasformano l’energia magnetica in calore, provocando il riscaldamento della pentola, che, in tal modo surriscaldata, riscalda, a sua volta, le pietanze al suo interno.
Il campo magnetico, e di conseguenza il calore, si sprigionano solo a contatto con la pentola, e solo all’interno del diametro della pentola.
Questo dettaglio, ad esempio d’estate, è da non trascurare, se paragonato ai tradizionali fuochi a gas.
Molto diffusi all’estero, soprattutto in Germania, e nel Nord Europa, questi fuochi, hanno, da qualche anno, iniziato ad essere venduti anche nel mercato italiano, nel mio caso (AEG), anche con dei sistemi che bilanciano il carico di più fuochi accessi, al fine di non superare mai, i limiti definiti del mio contratto di energia elettrica.
2. Vantaggi della cucina ad induzione (da me sperimentati in prima persona)
- Sicurezza: il gas non entra nel vostro appartamento, e, conseguentemente, non ci sono fiamme, il calore infatti è sprigionato dal campo magnetico e solo a partire dal diametro della pentola entro cui si vuole cucinare. Non si rischia quindi di scottarsi toccando la piastra vicino al bordo.
- Pulizia: non essendo calda la piastra vicino al bordo delle pentole, non si formano incrostazioni dovute all’accidentale fuoriuscita di liquidi.
- Design: come si evince chiaramente dalle foto di casa mia, per chi ama lo stile moderno e minimalista, le cucine ad induzione sono bellissime, lineari, lisce, nere, con i tasti digitali.
- Velocità nel riscaldare i cibi: ad esempio per una normale pasta, il tempo per portare ad ebollizione l’acqua praticamente si dimezza (dipende ovviamente dalla potenza usata).
- Assenza del pericolo di fughe di gas: utilizzando solo energia elettrica, non è necessario fare nella stanza i due fori perimetrali altrimenti obbligatori per legge, che rappresentano un problema termico e acustico, che, voglio dire, nelle case classificate in classe A, con serramenti che di fatto sono molto stagni, personalmente lo considero uno dei vantaggi più importanti. E non solo per voi personalmente, ma, anche, per eventuali figli, mogli, fidanzate, amici, o altre categorie di persone a cui volete bene, o, anche, ospiti a cui non volete fare correre rischi.
- Controllo molto preciso della variazione di temperatura della pentola (tramite display digitali): si può bloccare l’ebollizione, mantenere un fuoco molto basso o molto alto, con una precisione molto elevata che non si può ottenere con il tradizionale fornello a gas.
- Costo di utilizzo non superiore a quello a gas: l’energia elettrica costa di più, ma la cucina ad induzione entra in funzione solo quando serve, i tempi di utilizzo sono inferiori e il rendimento è del 90%. Confermo che è assolutamente così.
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3. Svantaggi (si fa per dire) della cucina ad induzione (?)
- Costo iniziale mediamente più alto rispetto alle normali cucine a gas (a partire dai 1.200 euro). Questo è sempre meno vero, ma mediamente è così.
- Potenza elettrica assorbita elevata (?): in realtà, come nel mio caso, con una piastra AEG, si può ottenere la regolazione automatica, al fine di evitare che, accendendo più fuochi, si arrivi ad un consumo troppo alto, che può arrivare per certi modelli fino a 7 KW, anche se, nel mio caso, non ho mai superato i 3 KW
- In assenza di queste funzioni specifiche, che personalmente consiglio di acquistare, per usare questo tipo di cucina potrebbe essere necessario fare domanda alla compagnia di energia elettrica di un adeguamento della fornitura di potenza.
- Pentole speciali richieste che devono essere costruite con acciai ad alto contenuto ferroso, quindi diverse da quelle classiche, e in genere più costose (anche se ne ho viste all’Ikea, ed in altri negozi specializzati, presenti, ripeto, ormai in ogni città, di piuttosto economiche). Per controllare che una pentola sia adatta alla cucina è necessario verificare, nel fondo, l’apposita scritta internazionale “induction“, se manca evitare l’ascquisto, questo, almeno, è il mio consiglio.
- Evitare assolutamente l’acquisto di pentole:
- in alluminio
- vetro
- terracotta
- ceramica.
- Modo diverso di cucinare: chi è abituato ai classici fornelli a gas, deve adattare le abitudini e i tempi di cottura.
- Produce campi elettromagnetici di media frequenza, che comunque non dovrebbero essere dannosi.
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Tracciando un bilancio finale, posso dire che i fuochi ad induzione convengono, come nel mio caso, se, ad esempio non ci si vuole allacciare, per la cucina, alla rete del gas metano, utilizzando solo la corrente, magari generata da pannelli fotovoltaici.
E’ consigliabile anche a chi conduce, come me, ed immagino molti voi ormai, uno stile di vita “moderno”, passando poco tempo in cucina, prediligendo un modo di cucinare veloce.
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4. Video realizzato a casa mia
In questo video, realizzato da me a casa mia, con il mio iPhone4, potete apprezzare la sicurezza del fuoco ad induzione, che non brucia la carta mentre cucina.
5. Autorizzazioni
E’ di fatto, implicitamente, autorizzato il blog:
a prelevare, in tutto o in parte, i contenuti di questo post, al fine di aggiornare, citando la fonte, i suo blog/sito.
Ciao, non trovo il video di cui accenni. In ogni caso grazie per le informzaioni, sei stato esaustivo. C’è solo quel condizionale lì che non mi convince tanto…
non dovrebbero essere dannosi…
Luisa, il condizionale purtroppo riguarda l’attuale limite della ricerca scientifica che non ha ancora dimostrato con sicurezza assoluta fino a che livello i campi elettromagnetici possano essere nocivi, ma il problema riguarda tutti gli apparecchi tecnologici che utilizziamo, inutile preoccuparsi dell’induzione quando rischiamo eventualmente molto di più con smartphone, pc, etc. (per le maggiori emissioni di onde e per il tempo medio di utilizzo maggiore rispetto a quello che si spende per cucinare).
Ci sono vincoli dimensionale nell’utilizzo delle pentole/padelle nel forno ad induzione ? in altri termini, in un fornello diametro 21 cm, posso mettere padelle più grandi e più piccole e da che misura a che musura ? Grazie delle eventuali risposte.
@Luisa, il video adesso è nuovamente disponibile.
Una piccola precisazione per le preoccupazioni relative ai campi elettromagnetici.
Se ci fai caso viviamo costantemente immersi tra forni a microonde, computer, televisori, telefonini, antenne radio, satellite, generatori di corrente,…
insomma, la nostra vita è costellata di apparecchi che, potenzialmente, possono produrre campi elettromagnetici dannosi. Per ridurre i rischi non serve evitare la cucina a induzione, piuttosto è più sensato acquistarne una di alta qualità, anche spendendo un po’ di più, sia in termini di soldi, che di tempo dedicato alla scelta.
Si @Stefano, puoi cucinare qualsiasi con pentole di qualsiasi diametro sia più grande del fornello, sia più piccole.
La cosa importante è usare delle pentole adatte ai fornelli / fuochi ad induzione.
Ciò che attiva il campo elettromagnetico, infatti, è il contatto tra il fornello e la pentola fatta di una particolare lega di acciaio, ricca di ferro.
Grazie.
Buona Sera,
Vostra interessante relazione tratta solu un punto dista del “rischio” ed è esatto…
http://www.bag.admin.ch/themen/strahlung/00053/00673/03156/index.html?lang=it
ma… il mio parere e che sì è trascurato la sintesi di studio sull’effetto delle cellule e l’effetto che provoca e trasforma i componenti e i loro valori “nutrizionali” del Cibo all’interno e nell’ambito della cottura [nella pentola tegamo], questo e la maggiore gravità salutistica della cottura induttiva, la trasformazione del CIBO, – questo è il mio parere – il CIBO non esiste più e NON ha più valore nutrizionale – come alimemto dell’Uomo…
Meditate Gente, meditate Luigi
Buona sera! Volevo fare una domanda…mi piacerebbe molto un fornello combinato gas e induzione e volevo farlo ad angolo ma mi è stato detto che nell’angolo non si può mettere…è vero?e perché?
grazie mille!
Non credo sia vero … ma non sono un tecnico. Io l’ho acquistato in un negozio di cucine. Le consiglio di rivolgersi in un punto vendita di chi vende esclusivamente cucine. E non da chi vende, solo, elettrodomestici.
Le chiedo scusa di una risposta così tardiva, ma la piattaforma me lo aveva inserito tra lo spam. 😉
Mi hai convinto… considerando che ho messo 5 anni fa la piastra in vetroceramica sarà un salasso, ma che non posso prescindere.
Mi dispiace solamente per la macchinetta del caffè: ho una “giannina” che mi fa un caffè buonissimo.
Grazie per l’articolo a presto
La cucina ad induzione la miglire in assoluto, purtroppo voi in Italia avete il problema, che non ho mai ben capito, delle potemze impegnate per me il problema non esiste e quindi la trovo geniale e anche per il modo di cucinare se una persona sa cucinare non ci sono problemi si può stare tranquilli niente più cibi che si attaccano e la perecolosità delle induzioni magnetiche una BALLA SOLENNE da chi ha il solo interesse di promuovere i suoi prodotti. Io la uso da anni e sto da dio
Non è una questione di interessi. Da medico, sono al corrente di quelle che sono le conoscenze della comunità scientifica circa i potenziali danni delle radiazioni non ionizzanti, pertanto ho deciso di non acquistarle, per difendere la mia salute e quella dei miei cari. Ognuno è libero di scegliere
a nessuno da fastidio il rumore / ronzio che c’è sempre, appena si accende ?Per me già solo questo è un motivo per non scegliere la piastra ad induzione.
In un piano a induzione di qualità e quasi nuovo, usando la piastra rettangolare alla massima potenza, è partito un ronzio forte ed io ho accusato un piccolo trauma al timpano dell’orecchio più vicino al piano di cottura.
Ho sentito immediatamente un fischio con conseguente forte prurito e produzione di liquido; ho abbassato la potenza e mi sono allontanato e i sintomi sono un pò diminuiti ma persistendo per circa un minuto e poi scemando quasi a zero, ma non del tutto, visto che adesso, dopo diverse ore, ho ancora un leggerissimo fastidio.
Ora posso confermare che la piastra rettangolare diffonde forti campi elettromagnetici poichè gli angoli non vengono mai coperti del tutto dalla pentola e quindi spara onde nell’ambiente.
Difatti da 0 a 10, se si supera il 7 di potenza, parte il ronzio e così, anche le emissioni forse dannose.
Consiglio le piastre con fuochi dalle forme arrotondate. Nessun ronzio e nessun fatidio, in 6 anni di utilizzo con il marchio AEG. Ma anche Whirlpool fa cose eccellenti.
IL campo elettromagnetico si chiude attraverso il fondo della pentola, se posta nelle immediate vicinanze degli induttori. Non può sparare campi elettromagnetici in ambiente, non ha antenne fatte per questo scopo.
Buongiorno , ho appena istallato un piano a induzione che però produce un gran calore nella parte sottostante , io non credo che sia normale, che mi dite?grazie
Il calore è generato dal campo magnetico che si crea tra il piano e la pentola in acciaio con alta percentuale di ferro. Senza quel calore il piano ad induzione non potrebbe cuocere le pietanze contenute nella pentola.
Va detto che lo stesso si crea in tutta la superficie del fondo della pentola a contatto con il piano. Ritengo pertanto che è assolutamente il comportamento corretto e non credo lei si debba preoccupare.
Ciao, per quanto riguarda la presa elettrica, va bene quella utilizzata dal forno?
Certo, comunque ti consiglio di leggere questa Guida al Piano Cottura a Induzione.